INQUINAMENTI
E’ ancora possibile un’inversione di rotta ?
A cura di
Sandra Vita Guddo
La saggezza consiste nell’armonioso equilibrio tra cuore e ragione ma l’uomo contemporaneo sembra avere smarrito sia il cuore che la ragione!
Tale considerazione non rientra di certo nel campo dell’opinabile: chi, infatti, potrebbe giudicare saggio il comportamento di coloro che hanno arrecato danni difficilmente riparabili a tutto l’ecosistema e all’ambiente terreste, tutt’ora sotto attacco da parte del genere umano?
A causa dell’inquinamento delle acque dei mari e degli oceani, di fiumi e laghi, della stessa aria che respiriamo, a causa del selvaggio disboscamento e l’enorme quantità di rifiuti specie della plastica, il nostro pianeta è stato ridotto a una pattumiera a cielo aperto.
Non siamo difronte ad una peregrina osservazione, piuttosto, ci troviamo di fronte a un dramma testimoniato da fatti oggettivi facilmente verificabili che offendono la ragione e il cuore. Come ha affermato il filosofo tedesco Emmanuel Kant (1724/1804), la “Ragione pratica” definisce le azioni degli uomini: ogni uomo non si giudica per ciò che dice ma per le azioni che compie e queste devono essere al servizio del Bene. Quando se ne allontanano, tutto il sistema viene messo in pericolo e qualsiasi scienza, se non è volta al Bene, non può essere definita tale!
Ed è inoppugnabile che la stessa “Casa Comune dell’Uomo, la Terra” sia stata messa in grave pericolo!
È quanto ebbe a dire Papa Francesco nella Lettera- Enciclica del 24 maggio 2015 ” Laudato sì’ “. Il titolo dell’enciclica è tratto dal celebre “ Cantico delle Creature” di San Francesco d’Assisi e ben riassume, nei suoi versi sublimi che riporto in parte, la bellezza del Creato:
( …) Laudato sie mi’ Signore, cum tucte le tue creature, spetialmente messor lo frate sole, lo quale è iorno, et allumini noi per lui. Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore, de te, altissimo, porta significatione’.
Laudato si’, mì’ Signore, per sora luna e le stelle, in celu l’ai formate clarite et preziose et belle. Laudato sì’, mì’ Signore, per frate vento et per aere et nubilo et sereno et onne tempo, per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato sì’, mì’ Signore, per sor’acqua la quale è molto utile et pretiosa et casta. ( …) Laudato sì’, mì’ Signore, per sora nostra madre terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba. (… ).
L’Uomo, anche se consapevole della Bellezza del creato, ha inteso l’ambiente circostante come uno spazio di cui era il controllore assoluto, il padrone che poteva utilizzare le risorse di quel territorio a suo piacimento, seguendo la logica di meschini interessi che lo inducevano a compiere veri e propri misfatti contro l’Ambiente. La Natura e l’intero ecosistema venivano così brutalmente maltrattati, saccheggiati e talvolta feriti in profondità.
Come afferma il filosofo tedesco Hans George Gadamer (1900/2002), nella sua opera più significativa “Verità e Metodo”, l’Uomo ha creduto, da un punto di vista ontologico e non più soltanto epistemologico, che la sua vera natura nei confronti del pianeta Terra fosse quella di esserne il Padrone. Egli invece è soltanto il Custode che ha avuto in dono un bene incommensurabile ed è suo compito proteggerlo e preservarlo per consegnarlo alle future generazioni nelle migliori condizioni possibili.
Anche il concetto di libertà viene rivisitato da Gadamer per giungere alla considerazione che la libertà non consiste nel fare ciò che si vuole per raggiungere i propri obiettivi ma è un concetto molto più ampio e complesso. La libertà è anzitutto assunzione di responsabilità in quanto mette l’uomo davanti alla libertà di scelta che comporta sempre una rinuncia. Sic stantibus rebus, l’Uomo fondamentalmente si trova davanti a un bivio, a una scelta radicale tra il Bene e il Male. A volte sceglie il compromesso pensando così, illusoriamente, di poter servire due padroni!
Sembra incredibile come le posizioni filosofiche di Gadamer siano vicine a quanto viene esposto da Papa Bergoglio nella su a Lettera-Enciclica dove, appunto, si afferma che, per salvaguardare il nostro pianeta, occorre un’immediata “conversione ecologica”, un cambiamento di rotta. Tutta l’azione dell’Uomo Custode dovrà, per il futuro, essere orientata alla drastica riduzione della “Cultura dello scarto” che ha trasformato in pochi decenni la casa dell’Uomo in un enorme deposito di immondizie e di rifiuti, a volte, estremamente dannosi per l’ambiente e per la stessa sopravvivenza di tutti gli esseri viventi del pianeta Terra.
Risulta perciò urgente la pratica della Responsabilità Etica, come amiamo ripetere, che adotti modelli di produzione sostenibili, basati sul minimo impatto verso l’ambiente e sulla logica della riduzione dei consumi, del riciclo e riutilizzazione degli scarti e sull’utilizzo di energie rinnovabili. Solo in tal caso, la Scienza sarà a servizio del Bene comune altrimenti diventerà una terribile e mostruosa arma nelle mani di pochi potenti della Terra, di lobby economiche senza scrupoli al servizio del male!
Risulta molto preoccupante il fatto che finora tutti i Global Warming e i vari Summit sul clima a cui hanno partecipato le piccole e grandi potenze mondiali non abbiano dato finora i risultati sperati. Pertanto, bisogna assolutamente mettere da parte l’antropocentrismo in quanto il ruolo dell’Uomo non è quello di concentrare tutto intorno a sé e ai propri interessi ma è quello di saggio Amministratore del Bene comune. L’umanità intera deve rendersi conto che ci troviamo difronte ad un Imperativo Categorico se vogliamo salvare il genere umano dall’Autodistruzione.
Con questa mostra, l’arte e la pittura stanno facendo la loro parte ed è arrivato il momento che ognuno di noi si faccia carico del proprio fardello di responsabilità e agisca con ogni mezzo contro tutti gli inquinamenti!
Un plauso, dunque va a Francesco Marcello Scorsone, organizzatore infaticabile e gallerista di successo, e a tutti i bravissimi pittori che, con cuore generoso, hanno aderito a questa lodevolissima iniziativa: Antonella Affronti, Luciana Anelli, Gaetano Barbarotto, Alessandro Bronzini, Elio Corrao, Ivana Di Pisa, Gery Scalzo.
Onorata di avere dato anch’io un piccolo contributo!
SANDRA VITA GUDDO
Agosto 2021