INFERNU riduzione teatrale in siciliano di Tommaso Cannizzaro = recens. Pippo La Barba

 “INFERNU”:  il poema di Dante in siciliano

Originale  riduzione teatrale del poema dantesco ispirato alla traduzione in dialetto siciliano  del poeta Tommaso Cannizzaro

La piece è stata rappresentata il 17, 18 e19 maggio al Teatro Sant’Eugenio di Palermo con grande partecipazione di pubblico, soprattutto giovani.

Testo e regia sono di Berta Ceglie, che interpreta un inedito Dante al femminile.

L’ “INFERNU”, pur mantenendo le tradizionali scene dalle tonalità drammatiche, fa intravvedere un raggio di luce nell’inferno umano di ogni giorno.

Il sapiente scenario di immagini ripetute e sovrapposte, creato da Sergio Platania, disegna una splendida coreografia attraversata da suoni, ombre, pathos, che rende bene l’atmosfera del luogo, arrivando dritta al cuore dello spettatore.

La voce recitante di Sergio Greco si sincronizza perfettamente con la scenografia e le danze, mentre il bravissimo mimo Rosario Valenti con il solo gioco delle mani riesce a dare una rappresentazione convincente di Virgilio, restituendoci di questo personaggio chiave della ”Commedia” l’aspetto umano e accattivante.

In definitiva emerge dallo spettacolo un messaggio molto significativo  di  autocoscienza. Le tante mani che si sollevano tra le tenebre dell’Averno in cerca della perduta felicità esprimono una speranza momentanea che subito svanisce, ma anche la certezza di ritrovarla alla fine  di questo viaggio, per raggiungere quel riscatto che solo lei può dare.

Pippo La Barba

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